martedì 31 gennaio 2012

Dowry death (morte a causa della dote)

Non riesco a capire come una nazione come l'India che ha festeggiato i 62 anni della Repubblica nata il 26 gennaio tra i festeggiamenti c'è chi si chiede, me compresa, cosa ci sia realmente da festeggiare, è cosiderata la più grande democrazia al mondo, ma non riesce a  salvagurdare i diritti di giovani donne uccise per la dote si chiama "dowry death" (morte a causa della dote).

La maggior parte delle volte lo sposo e i suoi familiari, non vengono mai puniti; l'ira si scatena perchè la dote concordata al momento del matrimonio non è quella stabilita, indi si frantumano i progetti e sogni, questo ci fa capire che in alcuni casi il matrimonio è visto come denaro facile.

La legge che probisce la "morte per dote" risale al 1961 mi sebra chiaro ipotizzare che non è riuscita a risolvere questo problema, anche nel 1986 in un articolo del codice penale si è cercato di arginarlo: «Quando la morte di una donna è causata da scottature o da ferite corporali, o quando si verifica in circostanze anomale nei sette anni che seguono il matrimonio e quando è provato che, poco prima della morte, la vittima è stata oggetto di atti crudeli o di molestie da parte del marito o della famiglia del marito, in relazione con una richiesta di dote», nel 2010 le vittime sono arrivate a ottomilaquattrocento.

La maggior parte delle morti, vengono denunciate come suicidi  o come incidenti domestici, stranamente la vittima è solo la giovanissima (18-26 anni)  neo moglie, mai un parente del marito.


 

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