sabato 10 marzo 2012

Parlamentare costretto a dimettersi per plastica al naso. Dove? In Egitto


 I media del Paese ci riportano che il Partito della luce, la formazione politica degli estremisti islamici salafiti, ha avviato un procedimento di espulsione contro uno dei propri membri, il parlamentare Anwar al-Balkimy. Poco dopo ha comunicato di rinunciare al suo seggio in Parlamento.  La scorsa settimana il parlamentare salafita aveva riferito al procuratore di essere rimasto vittima di un’aggressione,  sull'autostrada che collega il Cairo ad Alessandria, cinque uomini armati e mascherati che avrebbero pestato e  derubato.

In un primo momento tutti hanno creduto alla deposizione.  Il direttore di una nota clinica di bellezza del Cairo  dopo aver letto sui giornali quanto accaduto a al-Balkimy, ha rivelato al procuratore i reali motivi di quei vistosi bendaggi: il deputato si sarebbe sottoposto ad un intervento chirurgico di rinoplastica dentro la clinica poche ore prima della presunta aggressione. Terminato l'intervento, avrebbe poi insistito per andarsene in giornata senza fermarsi per un paio di giorni, senza dunque l'autorizzazione dell'ospedale. 

Il Partito della luce  in un primo momento ha preso le difese di al-Balkimy, dopo che si è scoperto quello che aveva in realtà compiuto qualcosa di «haram», cioè vietato perché ritenuto «impuro» dal punto di vista religioso, le cose sono cambiate di colpo. Un portavoce del partito ha detto: «ogni parlamentare del Partito della luce che si comporta con disonore, è soggetto alle stesse conseguenze riservate a al-Balkimy». Anwar al-Balkimy è stato cacciato con l'accusa di «essere un bugiardo».

Prima o poi questo paese si metterà al passo dei tempi?
Non dico che deve diventare come  l'Italia ........ma nemmeno così estremista.

mercoledì 8 febbraio 2012

Nevicata a Roma

In questo periodo di grandi polemiche...... su di chi è il colpevole di questo grande caos, 
godiamoci queste foto
Primi passi sulla neve......veramente surreale
........la mia auto.....
fortunatamente è uno di quei giorni in cui mi ricordo dove l'avevo parcheggiata,
altrimenti non so cosa avrei fatto....

poveri motorini

....c'è chi sopravvive a tutte le intemperie....


....c'è chi preferisce stare sotto le coperte e chi fare un pic nic sulla neve

 
......per finire Roma innevata al tramonto.



martedì 31 gennaio 2012

Dowry death (morte a causa della dote)

Non riesco a capire come una nazione come l'India che ha festeggiato i 62 anni della Repubblica nata il 26 gennaio tra i festeggiamenti c'è chi si chiede, me compresa, cosa ci sia realmente da festeggiare, è cosiderata la più grande democrazia al mondo, ma non riesce a  salvagurdare i diritti di giovani donne uccise per la dote si chiama "dowry death" (morte a causa della dote).

La maggior parte delle volte lo sposo e i suoi familiari, non vengono mai puniti; l'ira si scatena perchè la dote concordata al momento del matrimonio non è quella stabilita, indi si frantumano i progetti e sogni, questo ci fa capire che in alcuni casi il matrimonio è visto come denaro facile.

La legge che probisce la "morte per dote" risale al 1961 mi sebra chiaro ipotizzare che non è riuscita a risolvere questo problema, anche nel 1986 in un articolo del codice penale si è cercato di arginarlo: «Quando la morte di una donna è causata da scottature o da ferite corporali, o quando si verifica in circostanze anomale nei sette anni che seguono il matrimonio e quando è provato che, poco prima della morte, la vittima è stata oggetto di atti crudeli o di molestie da parte del marito o della famiglia del marito, in relazione con una richiesta di dote», nel 2010 le vittime sono arrivate a ottomilaquattrocento.

La maggior parte delle morti, vengono denunciate come suicidi  o come incidenti domestici, stranamente la vittima è solo la giovanissima (18-26 anni)  neo moglie, mai un parente del marito.