martedì 4 novembre 2008

Canzone de Maggio di Fabrizio De Andrè

l'ha scritta poco prima di morire,................................riflettendoci meglio l'ha scritta nel 1976, ed è ancora attuale.


Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credervi assolti
siete lo stesso coinvolti.

Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le "pantere"
ci mordevano il sedere
lasciandoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,

senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.


Questa canzone la dedico a tutti coloro che sono in finestra



ad osservare ciò che accade nel mondo,
attendendo gli eventi,
speranzosi che tutto vada per il meglio.



7 commenti:

  1. Scusate la polemica ma in questo momento sono preoccupatissima per il mio futuro. :)

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  2. Cara Calimera, abbiamo tutti paura del futuro, sei in buona compagnia.:) Personalmente mi spaventa la crisi economica..poi sei la roccaforte dell' economia, mamma America, è in crisi..significa che effettivamente qualcosina non và... Un caro saluto

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  3. mi odierai,ma d'andre'proprio nn mi cala!!!

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  4. Mirtilla: non ti odio non ti preoccupare, i gusti sono gusti.

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  5. Strepitoso De Andrè: un poeta dei giorni nostri.

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  6. Ciao Calimera, la cosa triste che l'ha si scritta nel 1976 ma Orwell ne parlava già nel 1948, Fahrenheit 451 di Ray Bradbury nel 1951 ne ha continuato il parallelismo. Siamo nel 2008 e solo pochi si sono accorti che nulla è cambiato. Effettivamente stiamo alla finestra ma almeno fino a che la rete non verrà censurata, se ne potrà parlare e scrivere.
    Luca
    Ciao da Sabrina&Luca

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  7. Sempre attuale de Andrè, è questa la triste conclusione.Un abbraccio affettuoso
    Holden

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