In questi giorni sono molto nervosa, sono stanca di essere discriminata perché precaria, lavoro in un ente pubblico non economico, da un lato mi sento estremamente fortunata perché il mio contratto a tempo determinato stipulato in regime di convenzione, questo vuol dire che dura finché esiste la convenzione, calcolando che la convenzione già esiste da una quarantina d'anni sono abbastanza tranquilla.
Questo tipo di contratto è frutto di estenuanti battaglie, manifestazioni, presidi, scioperi, per il momento ci siamo presi un periodo di pausa in attesa degli eventi, ma continuiamo ad essere agguerriti per avere la nostra meritata assunzione.
Ma la causa del mio nervosismo non è questa, sono stanca di tirare il collo ogni mese per lo stipendio, i dipendenti di ruolo ogni 27 del mese cascasse il mondo lo ricevono regolarmente, noi precari non riusciamo ad avere un giorno stabilito, il nostro giorno è il 5 ma non si sa per quale motivo ogni mese succede qualche cosa la nostra retribuzione slitta sempre; ieri ho fatto una scoperta incredibile per chi ha l'assegno la data di emissione in questo mese è il 28 marzo, io ad oggi che ho l'accredito ancora non è stato emesso sul conto, quindi sono anche discriminata rispetto ad altri precari.
Ho mandato lettere di protesta a tutti, compresi i sindacati ma non si viene a capo del problema. So soltanto che mi fa imbestialire.
Bando ai lamenti,un amico archeologo mi ha mandato un email riguardo ad una mostra che fanno a Roma, la consiglio anche se non l'ho ancora vista perché di solito mi da delle dritte da visitare molto particolari ed interessanti:
Passeggiate preistoriche
Personale di Alessandra Carnovale
Libreria archeologica Via San Giovanni in Laterano,46
La mostra sarà visitabile dal 5 aprile al 20 aprile
Lunedì sabato ore 10.00 –19.00
Carissima, ti ho nominata per ben due Meme (sai cosa sono? E' l'abbreviazione per MeMedesima).
RispondiEliminaVieni da me, leggi il post e poi datti da fare con la macchina fotografica!!!
P.s
Devi esporre il FocaPride nella barra laterale, sennò che te l'ho dato a fare?