giovedì 10 gennaio 2008

India

Sempre in India ho preso coscienza di quanto può essere frenetica la nostra vita, lì il tempo è veramente relativo, si può attendere un autobus per ore, i nostri orologi si possono tranquillamente mettere in valigia, il tempo rintocca in maniera diversa, all'inizio è molto difficile spogliarci dalle nostre abitudini ma una volta riusciti si vive veramente in pace e serenità ,indossare di nuovo i vestiti(abitudini) una volta a casa è veramente faticoso, per un paio di giorni ero stordita dalla frenesia di Roma.

C'è una distinzione dei mezzi di trasporto,quelli turistici delux o superdelux sono gli autobus rossi inglesi a due piani, il prezzo dei biglietti è "molto caro" non offrono nulla rispetto a qualità prezzo e se si confrontano con i nostri mezzi, sicuramente sono migliori rispetto ai loro, quelli non turistici molto fatiscenti.

Per quanto riguarda gli autisti sono guidatori folli ogni volta che sali su un qualsiasi mezzo bus o rishò devi sempre sperare di arrivare sano e salvo alla tua meta.
Durante questi interminabili spostamenti naturalmente i bisogni fisiologici chiamano da brava europea e donna facevo delle interminabili file ai bagni alcune volte senza aver raggiunto il mio scopo perché l'autista ci richiamava per riprendere il viaggio dopo un paio di volte che non ho soddisfatto la mia natura, ho iniziato a fare come gli uomini, mi sono appartata in mezzo alla natura ed ho iniziato a concimare , naturalmente con una compagna di viaggio che faceva da cane da guardia per occhi indiscreti.

Per concludere questo viaggio mi ha fatto crescere e prendere coscienza su molte cose eè stato come immergersi in un altro mondo diversissimo dal nostro,

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